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Dominio DiVino

La visita a una cantina è sempre un qualcosa di affascinante: lo è ancora di più se l’azienda nasce dalla storia di un’abbazia benedettina edificata nei primi secoli dello scorso millennio.
È quasi incredibile pensare che i possedimenti del Dominio di Bagnoli risalgono addirittura al 954 d.c. e si sono mantenuti anche dopo che i conti Widmann divennero proprietari della tenuta ed edificarono nel 1656 quella che è ancora oggi una delle ville più apprezzate e importanti di tale periodo.

Ed è proprio dai magnifici giardini di questa maestosa villa che è iniziata la nostra visita. Guidati da Gianluca Poletto, socio Fisar ed enologo del Dominio di Bagnoli, siamo stati introdotti in quello che era un tempo il “teatro di verzura” ossia una porzione di giardino che veniva utilizzata come scenografia per rappresentazioni teatrali. A villa Widmann-Borletti questo “palcoscenico” è impreziosito da 16 statue a grandezza naturale, opera dello scultore Bonazza, raffiguranti personaggi e scene di vita quotidiana.

Nel “brolo”, cioè la parte retrostante la villa adibita a frutteto, abbiamo potuto osservare alcuni antichi sistemi di allevamento della vite come dei caratteristici vigneti che come supporto sono stati “maritati” ad alberi di gelso. Suggestiva la visita alle antiche cantine, una di queste con soffitti a volte che è stata ristrutturata nell’800 inserendo una struttura in ferro progettata niente meno che da Gustave Eiffel.

La degustazione, nei locali delle antiche officine, ci ha accompagnati all’assaggio di quattro etichette caratterizzate dall’utilizzo del vitigno autoctono “friularo” (raboso piave):

– Spumante Bagnoli Brut Metodo Classico DOC

– Bagnoli Friularo Classico DOCG

– Bagnoli Friularo Classico DOCG “Vendemmia  tardiva”

– Bagnoli Friularo Classico DOCG “Passito”

Tutti vini di grande personalità che, in un crescendo di struttura e complessità, hanno sfatato l’immagine di un’uva ruvida e poco incline all’eleganza.

È veramente un orgoglio per il nostro territorio poter vantare una DOCG così interessante e i una cantina che ha saputo tramandare nel tempo e interpretare al meglio un vitigno tanto apprezzato nella nostra regione.

Un sincero ringraziamento da Fisar Padova al Dominio di Bagnoli ed al nostro socio Gianluca per la disponibilità e l’accoglienza.

vi lasciamo alle foto della giornata:
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